martedì 23 maggio 2017

In...

Alla sera ascolto ....
chiudo gli occhi e scendo ...
nei ricordi de passato...
emergono. dal profondo ....
e invadono la mente ...
sono piacevoli tristezze ...
che non cadono nell'oblio....


giovedì 23 febbraio 2017

Due lustri

10 anni di blog.
10 anni di cambiamenti. Ovvio.
10 anni di pensieri, stupidate, piccole poesie (?).
10 anni dialoganti con me stesso.
10 anni di figure femminili (Gulp).

Iniziato per gioco e continuato a singhiozzo.
10 anni orfano.
10 anni di ricordi che mi popolano.

10 anni di ... "girovagare".

Si riparte.

lunedì 25 luglio 2016

Due punti

Vedo una regola.
Ne sento il bisogno.
Ma, mi sfugge.
La inseguo.
La desidero.
Ho un disegno nella mia mente.
Vorrei attuarlo.

Sfugge,

Caos.

Ci riprovo. Con ordine.

mercoledì 23 dicembre 2015

Di seguito

Mi faccio trasportare dalla candida onda del tempo verso una mezza pace serena che tenta di placare la quota melanconica e triste e rabbiosa, in attesa del concreto.

Buone feste...

giovedì 22 ottobre 2015

Viaggio dentro

Mi trovo a camminare sul confine.

Mi trovo a guardare oltre.
Ma non lo raggiungo.
Mi trovo a voler spiccare un salto.
Ma una gamba non mi da la spinta.
Mi trovo a fantasticare. Sì, in quello sono bravo.
Mi trovo a "guardarmi da fuori". E mi osservo. E mi vedo.

Sento due mani, forse di più, sulla schiena.
Cercano di spingermi. Ma mi trovo a resistere.
Quando invece il cuore vorrebbe andare.
Ma il cervello (ahi, maledetto!) mi censura. Non da il comando.
Unico cuore comandato dal cervello. Bah....

Mi trovo a un bivio. Ma non scelgo. Cerco la terza via. Forse la quarta.
Trovo al mio fianco nuove figure.
Mi trovo a guardarle.
Mi trovo a gioire.
Mi trovo a decidere.
Qui.



lunedì 21 settembre 2015

48

Ancora per poco.

Contatto ristabilito.

Leggero conto alla rovescia.

Rivisto.

Poi gli ultimi quaranta e il 4 se ne andrà.

Rientrato.

Questa barba.

Di protesta.

Ehi....
Ehi....
Sei sveglio?
Ciao, Ivan.
Quasi buon compleanno....

martedì 28 luglio 2015

Coordinate

Sono sul balcone al quinto piano.
E' sera, inoltrata.
Sono sul balcone della mia infanzia. Che mi segue.
Le montagne sono parzialmente oscurate dai grattacieli.
Il traffico scorre tranquillo.
Il suo rumore mi teneva compagnia.

Volto lo sguardo a sinistra e vedo la sagoma di una vecchia signora.
Affacciata alla finestra.
La conosco.
E' la mamma di una caro amico.

Vedo anche il grattacielo. Il più alto d'Italia.
Dietro passa un aereo in fase di atterraggio.
Un puntino luminoso.

Lo scorso anno, in questo periodo, progettavo la mia "pausa".
Ero euforico.
Ero "preso".
Avevo deciso.
Dal balcone guardavo verso ovest. Sarei andato in quella cittadina per un po' di tempo.
Staccare la spina. Riflettere. E poi decidere.

Dal questo balcone guardavo la strada. Familiare.
Scrissi qualche post.
Cominciai a telefonare.
Cominciai a reagire.

Adoro i grattacieli e adoro la campagna.
Vorrei una sintesi.

L'animo ne ha tratto giovamento.
Il fisico è stanco.

Ancora nessuna sintesi ma una pacificazione con il mio cuore.
Che un po' si è aperto.

Provo a ritornare.
Provo a ripartire.

Forse verso nord.