lunedì 30 marzo 2015

Canone

Mentre ascolto l'arpa, scendo.
Scendo in cortile.
Il mio cortile.
La nebbia mi accoglie.
Mi avvolge.
Loro mi aspettano.
I miei compagni di giochi.
Di avventure e scorribande.
Il lampione illuminato ci guida.
Per la nostra avventura.
La sfida al mostro.
In fondo alla corte.
Vicino al cancelletto, che una volta era laggiù.
Siamo in tre.
Immaginiamo che il mostro a forma di cane a due teste ci guardi dall'oscurità.
La nebbia ci protegge.
La sera ci guarda dall'alto.
Le foglie a forma di elica scendono avvolgendoni su loro stesse.
E noi siamo invincibili. Siamo cavalieri.
Abbiamo forse nove anni e non sappiamo nulla di ciò che ci aspetta.
Non vogliamo il futuro.
Vogliamo ridere e fantasticare.
Dove siete amici miei?
Compagni della mia infanzia?

Vedo la scena.
Ora da spettatore esterno.
Dalla nebbia. Da Novembre.
Quarant'anni dopo.,,,,

martedì 10 marzo 2015

Prospettive

Appare un profilo.
Con una piega sulle labbra.
Dolce.

Appaiono lunghi capelli.
Si intravedono dalla vetrina.
Coprono la schiena.
Sinuosi e rassicuranti.

Appaiono le gambe.
Avvolte nel collant.
Il colore che adoro.
Intriganti.

Appaiono gli occhi.
Tristi e malinconi.
Sorridono poco.
Impenetrabili.

Sono quattro. Sono loro.

Riappare un uomo.
Così dicono.
Dicono di averlo visto.
Con la sua lunga barba.
In compagnia di una donna.

E' giusto rivederci?
Forse dovremo restare separati ma con i nostri ricordi.
Custodire le nostre immagini di quando eravamo bambini.
Sei l'unico uomo.