domenica 14 giugno 2009

La trasmissione

Ogni volta che Ermete doveva collegarsi per ricevere i dati, si fermava e gli veniva in mente suo nonno.
Uno strano personaggio conosciuto attraverso i suoi diari.
Il nonno morì quando Ermete aveva tre anni.
Aveva imparato a conoscerlo e apprezzarlo leggendo i suoi racconti, i suoi aneddoti e mitici diari di bordo.

Il nonno, come si usava dire ai suoi tempi, era "fuori come un balcone". Si poteve definire anche un dietrologo.

Era anche una persona molto sensibile, sempre in conflitto con se stesso.
Da giovane era sempre combattuto tra stare nel gruppo, omologarsi, e seguire il proprio pensiero. Quindi isolarsi.

Ai tempi in cui il nonno era giovane la gente seguiva le mode, le tendenze, i modi di dire. Le vecchie televisioni bombardavano a getto continuo con programmi e spot da "lavaggio" del cervello.

Lui tentò sempre di resistere. Non sempre ci riuscì.

Ermete si collegò e cominciò a scaricare gli ultimi aggiornamenti.
La procedura richiedeva qualche minuto.

"Quando mi collego a internet e appare la scritta - aggiornamenti disponibili per tuo pc - provo un senso di intrusione". Così scriveva il nonno sul suo diario di bordo. Era convinto che le case produttrici di computer usassero quel sistema per sondare l'utente e controllarlo.
Ma soprattutto inoculassero un virus per costringerlo a cambiare computer. E questo avveniva sistematicamente ogni quattro anni.
Era tutto annotato.
D'altronte se avesse rifiutato gli aggiornamenti, il computer sarebbe diventato obsoleto molto prima.

Ermete pensava spesso a questa cosa.

Cinquant'anni prima, la "nuova guerra civile", aveva sconvolto il suo paese.

Il nonno l'aveva prevista. Come aveva scoperto i veri autori dell'11 settembre; il fallimento della sua azienda; la scomparsa dell'America come super potenza.
Sembrava dotato di un senso senso.

Negli anni che precedevano l'arrivo della guerra civile, il nonno aveva scritto frase inquietanti sui diari. La grafia si era fatta sempre più "isterica". Tentava di informare le persone ma loro erano impegnate "nell'immagine".
Si era iscritto a un gruppo di lotta clandestina. Era un grande.

Il petrolio finì e il governo di allora non riusci a colmare il vuoto delle esigenze del suo popolo. Era impreparato. La maschera cadde e il paese precipitò nel caos. Filo governativi e anti si scontrarono per quattro lunghi anni.

I paesi confinanti restarono a guardare. Si godevano lo spettacolo.
Finalmente questo scomodo vicino si stava eliminando da solo.
Intervennero quando la popolazione della vecchia Italia si era ridotta dell'80 per cento.
Lo fecero a modo loro imponendo il controllo totale sui superstiti e riducendo la nazione a semplice provincia del nuovo impero.

Ai nuovi nati veniva inserito un chip nell'0mero, un cavo usciva dal braccio e terminava con una "porta".
Una "porta" che collegava con il mondo esterno. Una "porta" da cui ricevere gli aggiornamenti per crescere e vivere

Ermete fù tra i primi 1000 nuovi nati a ricevere il dono.

Si collegava ogni quindici giorni all'apparecchio che teneva in casa e aspettava, con apprensione, la trasmissione finale. L'ultimo aggiornamento.

Ermete morì a settentacinque anni.

Il sever centrale della provincia aveva stabilito che era osoleto.

Fine trasmissione...............