Uffa.
Detesto il dolore. Che ti sorprende. Che ti invade.
Disagio. Batticuore.
E poi stanchezza improvvisa. Quel tremore al braccio che ti terrorizza.
Te lo aspetti. Forse arriverà.
Desiderio di sederti. La pressione.
E poi passa.
E poi ti senti un leone. D'argilla. Di carta.
Qui sogni strani. Lei che sviene.
Un botto e uno schianto al suolo.
E poi arrivano loro. Sempre loro.
I ricordi. Come fosse ieri eppure é passato tanto tempo.
Guardi da dietro. Scruti e indaghi sui corpi.
E poi arriva ancora il Natale. Non sono egocentrico.
Non mi conosci ma potresti, se...
mercoledì 11 dicembre 2013
martedì 19 novembre 2013
Lettura
Da piccolo pensavo di essere immortale.
Pensavo che mio padre fosse immortale.
Tenevo duro.
Non volevo le malattie.
Ma nella mia casa d'infanzia non si parlava d'altro.
Sognavo che mia nonna morisse. Mi svegliavo ma mia nonna era li.
Poi non ci fu più.
Poi arrivo la doccia fredda.
Poi arrivo il dolore.
Poi arrivo la mancanza, il senso di vuoto.
In quella stanza della casa di campagna non ci sono più entrato.
Dove iniziai a conoscere i fumetti.
Iron Man.
Devo rientrare.
Devo provare.
Un pomeriggio con Bionda e Mora.
Volti diversi.
Corpi diversi.
Tratti diversi.
Serie di fortunate coincidenze e...sono a casa,
Pensavo che mio padre fosse immortale.
Tenevo duro.
Non volevo le malattie.
Ma nella mia casa d'infanzia non si parlava d'altro.
Sognavo che mia nonna morisse. Mi svegliavo ma mia nonna era li.
Poi non ci fu più.
Poi arrivo la doccia fredda.
Poi arrivo il dolore.
Poi arrivo la mancanza, il senso di vuoto.
In quella stanza della casa di campagna non ci sono più entrato.
Dove iniziai a conoscere i fumetti.
Iron Man.
Devo rientrare.
Devo provare.
Un pomeriggio con Bionda e Mora.
Volti diversi.
Corpi diversi.
Tratti diversi.
Serie di fortunate coincidenze e...sono a casa,
giovedì 10 ottobre 2013
Calo di temperatura
Ma che foto sono!
Assurdo.
Belle signore. Affascinanti.
Grazie per l'invito.
Avrei dovuto restare.
Ma loro chi sono?
I loro nomi, non li ricordo.
Capita spesso.
La persone mi stringono la mano. Si presenatano con il loro nome.
E io regolarmente non ascolto.
Poi prendo la maglietta intima bianca.
Erano anni che non lo indossavo. Il bianco.
Con le mezze maniche.
Affondo il naso nella stoffa e sento l'odore.
E mi calmo.
E' sempre stato così.
Assurdo.
Belle signore. Affascinanti.
Grazie per l'invito.
Avrei dovuto restare.
Ma loro chi sono?
I loro nomi, non li ricordo.
Capita spesso.
La persone mi stringono la mano. Si presenatano con il loro nome.
E io regolarmente non ascolto.
Poi prendo la maglietta intima bianca.
Erano anni che non lo indossavo. Il bianco.
Con le mezze maniche.
Affondo il naso nella stoffa e sento l'odore.
E mi calmo.
E' sempre stato così.
giovedì 12 settembre 2013
Graviti ov lov
Da piccolo volevo un cavallo.
Avevo 6 anni.
Lo zio Enrico diceva che sarebbe costato 5 mila lire.
Volevo fare il cowboy.
Poi 5 minuti di panico. Sulla 57.
A metà strada tra casa e il Castello.
Sensazione brutta.
Ritorno al medioevo e...liberazione.
Forse sono stato troppo bene.
Dal ritorno non é più lo stesso.
Soffocamento e malessere.
Disagio.
Tutti i pomeriggi.
Si chiede la cupola di vetro e vedo i volti muovere la bocca.
Senza suoni.
Nuoto. Nuoto.Nuoto.
E ho iniziato a nuotare...
Avevo 6 anni.
Lo zio Enrico diceva che sarebbe costato 5 mila lire.
Volevo fare il cowboy.
Poi 5 minuti di panico. Sulla 57.
A metà strada tra casa e il Castello.
Sensazione brutta.
Ritorno al medioevo e...liberazione.
Forse sono stato troppo bene.
Dal ritorno non é più lo stesso.
Soffocamento e malessere.
Disagio.
Tutti i pomeriggi.
Si chiede la cupola di vetro e vedo i volti muovere la bocca.
Senza suoni.
Nuoto. Nuoto.Nuoto.
E ho iniziato a nuotare...
lunedì 12 agosto 2013
Atrium
Non pensavo sarebbe stato così.
Un ritorno.
Riappacificarsi (si scrive così?)
Vedere lo spazio e accorgersi di essere in cella.
Perche mi scopro in prigione.
Nel leggero far niente.
Lettura del giornale alla mattina.
Girovagare senza vestiti in casa. Poi.
Il mare. Che sorpresa.
La piscina e poi la cena. E poi.
La Freccia che ti riporta alla base.
Sulla sella.
Caldo.
Mani inquiete che inciampano nello cose.
La voglia di spazio. Con la 40 sul ponte che collega in due mondi.
Mancanza di determinazione e leggero dispiacere...
Sulla sella sulla sommità del colle gurdando la Casa nel verde.
Forse é laggiù.
Un ritorno.
Riappacificarsi (si scrive così?)
Vedere lo spazio e accorgersi di essere in cella.
Perche mi scopro in prigione.
Nel leggero far niente.
Lettura del giornale alla mattina.
Girovagare senza vestiti in casa. Poi.
Il mare. Che sorpresa.
La piscina e poi la cena. E poi.
La Freccia che ti riporta alla base.
Sulla sella.
Caldo.
Mani inquiete che inciampano nello cose.
La voglia di spazio. Con la 40 sul ponte che collega in due mondi.
Mancanza di determinazione e leggero dispiacere...
Sulla sella sulla sommità del colle gurdando la Casa nel verde.
Forse é laggiù.
venerdì 12 luglio 2013
50 anni fa...
Talvolta ho paura.
Talvolta spesso.
Talvolta sempre.
Un gigante di creta.
Un moscerino.
Talvolta spreco del tempo. In attesa. In sospensione.
Per la paura. Per la decisione.
Talvolta mi ascolto.
Talvolta leggo velocemente. Non capisco. Non riesco a rallentare.
Adesso un piccola pausa.
Ritorno dopo nove anni. E smbrava ieri e invece é passato un mondo.
Per riallacciare. Per capire.
Per sognare...
Sto divagando...
"Quando stasera tornate a casa...".
Io non ero quel bambino.
Talvolta spesso.
Talvolta sempre.
Un gigante di creta.
Un moscerino.
Talvolta spreco del tempo. In attesa. In sospensione.
Per la paura. Per la decisione.
Talvolta mi ascolto.
Talvolta leggo velocemente. Non capisco. Non riesco a rallentare.
Adesso un piccola pausa.
Ritorno dopo nove anni. E smbrava ieri e invece é passato un mondo.
Per riallacciare. Per capire.
Per sognare...
Sto divagando...
"Quando stasera tornate a casa...".
Io non ero quel bambino.
mercoledì 5 giugno 2013
Distacco
Alla fine é arrivato.
Lo scorso anno non ci sono riusciti.
Ma ora sì.
Si sgretola tra l'indifferenza e l'ipocrisia generale tipica degli impiegati.
Che sono notoriamente dei mediocri.
Che da noi hanno superato il Ragioniere.
Comprano e suonano e piangono e f....
Il castello si riduce. La corrazzata non esiste più.
La fame non arriva.
I volti di chi non vedrò più...
Il volto che vedrò molto meno...sino a quando sparirà.
Mi affronti sul corridoio i mi dai ragione.
Basta il buonsenso.
Servi.
Lo scorso anno non ci sono riusciti.
Ma ora sì.
Si sgretola tra l'indifferenza e l'ipocrisia generale tipica degli impiegati.
Che sono notoriamente dei mediocri.
Che da noi hanno superato il Ragioniere.
Comprano e suonano e piangono e f....
Il castello si riduce. La corrazzata non esiste più.
La fame non arriva.
I volti di chi non vedrò più...
Il volto che vedrò molto meno...sino a quando sparirà.
Mi affronti sul corridoio i mi dai ragione.
Basta il buonsenso.
Servi.
mercoledì 15 maggio 2013
Il Funaro
Lo senti piangere.
E' un uomo.
Lo senti pregare.
Lo senti supplicare.
Finge? Vero?
La gente mi spinge.
Vuole entrare e scappare da lui.
Diventerò come lui? Come altri?
Ma loro chi erano? Forse come me...
Entro nel pensiero che mi assilla.
Salgo sul tram e lei si avvicina. Sulla piattaforma.
Si scioglie i capelli.
Sembra il mio alter-ego femminile. Intensa.
Forse riesco a riemergere.
Ecco la punta del grattacielo che scorgo dal finestrino.
E' illuminata dal Sole.
Respiro. Inspiro.
Forse é passato.
E' un uomo.
Lo senti pregare.
Lo senti supplicare.
Finge? Vero?
La gente mi spinge.
Vuole entrare e scappare da lui.
Diventerò come lui? Come altri?
Ma loro chi erano? Forse come me...
Entro nel pensiero che mi assilla.
Salgo sul tram e lei si avvicina. Sulla piattaforma.
Si scioglie i capelli.
Sembra il mio alter-ego femminile. Intensa.
Forse riesco a riemergere.
Ecco la punta del grattacielo che scorgo dal finestrino.
E' illuminata dal Sole.
Respiro. Inspiro.
Forse é passato.
mercoledì 24 aprile 2013
839
Sono i messaggi ricevuti.
A colori.
Pochi. Poi sempre di più. Sino all'apice.
A luglio.
Su quel balcone.
Verso i monti.
Poi la discesa.
Lo scontro.
L'incomprensione.
La giusta soluzione.
La stampa e la consegna di tutto nelle tue mani.
Qualcosa da scrivere.
Qualcosa da leggere.
Qualcosa, forse, da rileggere.
Comincio a perdere il ricordo.
La memoria si deteriora.
Forse....
Sempre il Forse...
Ma cosa significa Forse...
A colori.
Pochi. Poi sempre di più. Sino all'apice.
A luglio.
Su quel balcone.
Verso i monti.
Poi la discesa.
Lo scontro.
L'incomprensione.
La giusta soluzione.
La stampa e la consegna di tutto nelle tue mani.
Qualcosa da scrivere.
Qualcosa da leggere.
Qualcosa, forse, da rileggere.
Comincio a perdere il ricordo.
La memoria si deteriora.
Forse....
Sempre il Forse...
Ma cosa significa Forse...
lunedì 8 aprile 2013
26 metri...
Ah sì,
una salita,
una allegra brigata,
sole,
pranzo,
treno.
La stazione non è lontana,
la città é piacevole. Un pò sabauda.
La salita.
Bisogna salire di più. Tutti insieme.
Ancora.
Forse...
Una giornata che ricorderò.
Come quella sera di luglio di anni...
Sul balcone...
Verso le montagne...
Nulla di male, ma un solco profondo...
E' arrivata la Mela.
una salita,
una allegra brigata,
sole,
pranzo,
treno.
La stazione non è lontana,
la città é piacevole. Un pò sabauda.
La salita.
Bisogna salire di più. Tutti insieme.
Ancora.
Forse...
Una giornata che ricorderò.
Come quella sera di luglio di anni...
Sul balcone...
Verso le montagne...
Nulla di male, ma un solco profondo...
E' arrivata la Mela.
domenica 24 marzo 2013
Coccodrillo
Una piattaforma mobile.
Alla periferia della città, in una zona che non conoscevo.
Binari.
Mostri color marrone.
Vapore. Carbone. Pioggia.
Sì.
Qui si torna bambini.
La lentezza e sicurezza della locomotiva.
Vorrei appoggiare le mani su questi mostri e bloccarne l'avanzata.
Voglio tornare bambino. Voglio tornare indietro. Voglio incontrarti di nuovo.
Nel frattempo ascolto la nostra musica. Forse era la tua.
Perché ci siamo persi?
Perché torno qui?
Alla periferia della città, in una zona che non conoscevo.
Binari.
Mostri color marrone.
Vapore. Carbone. Pioggia.
Sì.
Qui si torna bambini.
La lentezza e sicurezza della locomotiva.
Vorrei appoggiare le mani su questi mostri e bloccarne l'avanzata.
Voglio tornare bambino. Voglio tornare indietro. Voglio incontrarti di nuovo.
Nel frattempo ascolto la nostra musica. Forse era la tua.
Perché ci siamo persi?
Perché torno qui?
giovedì 28 febbraio 2013
Ho fame
Così recitava quel cartello.
Nella metropolitana.
Sorretto da una ragazza.
Seduta a terra.
Una zingara?
Forse no.
Uno sguardo.
E via.
Una ciocca di capelli biondi.
In ginocchio.
Con in mano il cartello.
Non oso avvicinarmi per leggerlo.
Un testo lungo. Ma resto lontano.
Una ragazza.
Una madre?
Cosa succede?
Anche le donne.
Anche loro.
Solo loro?
Nella metropolitana.
Sorretto da una ragazza.
Seduta a terra.
Una zingara?
Forse no.
Uno sguardo.
E via.
Una ciocca di capelli biondi.
In ginocchio.
Con in mano il cartello.
Non oso avvicinarmi per leggerlo.
Un testo lungo. Ma resto lontano.
Una ragazza.
Una madre?
Cosa succede?
Anche le donne.
Anche loro.
Solo loro?
venerdì 1 febbraio 2013
Clannad
Sogno il vento sul volto mentre guardo il mare, dall'alto di una scogliera.
Sogno la pioggia in inverno.
Sogno la nebbia nei boschi. E io passeggio.
Sogno la velocità della moto mentre ascolto quella musica, al tramonto.
Verso il laghetto.
Sogno il silenzio.
Sogno il profumo dei capelli, stasera così vicini.
Sul tram.
Sogno la pioggia in inverno.
Sogno la nebbia nei boschi. E io passeggio.
Sogno la velocità della moto mentre ascolto quella musica, al tramonto.
Verso il laghetto.
Sogno il silenzio.
Sogno il profumo dei capelli, stasera così vicini.
Sul tram.
sabato 19 gennaio 2013
xML
Volti di ghiaccio.
Verso un video. Verso il vuoto. Verso il nulla.
Automi.
Nel freddo. Nel silenzio. Seduti.
Linguaggi senz'anima.
Capelli. Lunghi.
Discorsi distaccati.
Degli occhi strani.
Adesso nevica.
Ci vorrebbe una tua poesia.
Che parla di quell'uomo...
Che parla di te...
Ma dove sei?
Verso un video. Verso il vuoto. Verso il nulla.
Automi.
Nel freddo. Nel silenzio. Seduti.
Linguaggi senz'anima.
Capelli. Lunghi.
Discorsi distaccati.
Degli occhi strani.
Adesso nevica.
Ci vorrebbe una tua poesia.
Che parla di quell'uomo...
Che parla di te...
Ma dove sei?
domenica 6 gennaio 2013
Voglio una cosa...
...che tu non sai.
E' sempre stato così.
Questa frase la dicevo a mia madre quando mi vedeva cercare affannosamente il nulla e mi chiedeva cosa volessi.
"Voglia una cosa che tu non sai".
Il mio cercare sempre.
Non raggiungere mai la soddisfazione.
Urlare la mia richiesta di aiuto in modo che nessuno possa sentirmi.
Oggi é ritornata quasta sensazione.
Oggi che camminavo da solo per il centro di Milano.
Oggi che pensavo all'anno iniziato male. Iniziato in tristezza.
Poi é arrivata la voce impovvisa e mai sentita di Emyl accompagnata da una mora al contrabbasso.
Cosa può la voce di una donna...
Adesso la sto ascoltando.
L'ho trovata.
E' sempre stato così.
Questa frase la dicevo a mia madre quando mi vedeva cercare affannosamente il nulla e mi chiedeva cosa volessi.
"Voglia una cosa che tu non sai".
Il mio cercare sempre.
Non raggiungere mai la soddisfazione.
Urlare la mia richiesta di aiuto in modo che nessuno possa sentirmi.
Oggi é ritornata quasta sensazione.
Oggi che camminavo da solo per il centro di Milano.
Oggi che pensavo all'anno iniziato male. Iniziato in tristezza.
Poi é arrivata la voce impovvisa e mai sentita di Emyl accompagnata da una mora al contrabbasso.
Cosa può la voce di una donna...
Adesso la sto ascoltando.
L'ho trovata.
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