giovedì 20 febbraio 2014

La Piazza

Di solito non scrivo a quest'ora.
Di solito scrivo ai confini con la notte. Dove i pensieri sono giganti.
Ma oggi é diverso.

Oggi i pensieri si sovrappongono. Ti schiacciano un po'...
Seduto sulla panchina nella piazza da cui sei sempre passato durante la tua vita.
Sei passato da piccolo quando da solo prendevi la 61 e dal fondo del bus ti affacciavi al finestrino verso il dietro. Cercando di fuggirlo. Direzione Centro città.
Sei passato da liceale quando da solo prendevi la 57 che ti portava a scuola.
Sei passato da solo in macchina quando andavi al tuo primo impiego.
Da li ci passi sempre.
Solo. Con il tuo lato selvatico che ti divora.
Adesso seduto ti accorgi del tempo.
47 anni.

Ti senti giovane.
Ti senti infantile.
O forse sei sempre stato troppo adulto.
E forse non ti sei mai concesso.

Hai fatto degli errori. Adesso cerchi di non ripeterli.
I ricorsi storici ti inseguono e cerchi di non commettere gli stessi passi falsi.

Ora é tutto in discussione. Ora sei solo di fronte a scelte.
Che dovrai prendere.

Ora forse c'é bisogno di materiale umano.
Ora forse c'é bisogno di sofferenza.
La sofferenza che hai sempre affrontato da solo.

Adesso scrivo sul quel quaderno. Sulla carta.

lunedì 10 febbraio 2014

Il portachiavi

Indecisione.

Poi decisione e poi no.
Voglia di fare e costruire e poi no.
Voglia di comunicare e di contatto e poi...mah.
Il dolore che non mi lascia e che mi stringe sul cuore e poi...bum..bum...batte.
Uscire, frequentare, condividere, sfiorare, contatto e poi...chissà.
Periodo negativo, odori sgradevoli, pensieri continui e poi...l'aria. Quella della sera.
Improvvisi silenzi e rinproveri...poi.

Sguardi con occhi indagatori e voraci in cerca di altri occhi, in cerca dei corpi, in cerca dei profumi e poi...é caduto il coniglietto.

E li deve rimanere.
E poi...